giovedì 27 febbraio 2014

I condottieri

Ancora un'unità di cavlleria pesante, stavolta di condottieri italiani. Miniature in plastica Perry.





5 commenti:

  1. nice minis, and nice flag - which flag is it btw (city state)?

    Michael

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  2. Thanks Michael, the flag is from the Gonzaga family's coat of arms.
    See here
    http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Coat_of_arms_of_the_House_of_Gonzaga_%281510%29_with_arms_of_Boemia-Gonzaga.svg

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  3. Molto belli i cavalieri, ben dipinti.
    Se mi consentite fare delle osservazioni araldiche e non solo.. Il gruppo sembra copiato negli emblemi, dalle pubblicazioni Osprey. L'insegna Gonzaga dovrebbe essere tratta dal libro sulla battaglia di Fornovo; lo stemma è esatto tranne la croce rossa che era “patente”. La forma del vessillo invece è sbagliata, all'epoca la cavalleria italiana portava lo stendardo con due corna al battente. Questa invece è una bandiera di forma quadrata, cioè di fanteria.
    Ovviamente lo sbaglio non è del soldatinaro, a cui faccio ancora i complimenti, ma della Perry.
    Anche le armature dorate non sono esatte. I cavalieri italiani portavano sempre l'armatura bianca, al massimo potavano decorazioni dorate sull'elmetto o sulla celata. Questi cavalieri d'oro appaiono pubblicati ancora dalla Osprey, in “Eserciti italiani 1300-1500”, dove l'illustratore ha interpretato i cavalieri del cassone della battaglia di Anghiari conservata a Dublino. Nell'opera tutte le parti d'acciaio appaiono di colore dorato causa il bolo armeno, supporto usato all'epoca come base per la foglia d'argento. L'argento col tempo è caduto lasciando il bolo e traendo in inganno l'illustratore- Osprey e.. i lettori.
    Nella penultima foto, sempre tratta da quest'ultima pubblicazione, vediamo la bardatura del cavallo decorata con una stella bianca inquartata con l'ondato in palo di bianco e di nero. Questo è purtroppo un altro errore Osprey, tratto dallo studio frettoloso della battaglia di Anghiari di Dublino.
    I cavalieri milanesi rappresentati nell'opera appartenevano alle lance spezzate e portavano su giornee e bardature la “radia magna” o sole d'oro in campo rosso(impresa del duca Filippo Maria Visconti) inquartata con l'ondato bianco, rosso e verde(divisa di Niccolò Piccinino, capitano generale dell'esercito milanese.
    Scusate queste lunghe osservazioni, avrete capito che non sono critiche al lavoro del soldatinaro, ma a certe pubblicazioni.
    Massimo Predonzani stemmieimprese

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    1. Grazie dei complimenti ed anche delle osservazioni, che sono preziosissime.
      Quanto ai cavalieri "dorati" devo dire che anch'io avevo qualche perplessità in merito (c'è anche una statua, credo lignea, allo Stibbert che ne ritrae uno, ma probabilmente è un abbellimento agiografico).
      Per molti aspetti, come per la questione della bandiera, confesso una mia relativa ignoranza sul periodo (sono essenzialmente un "napoleonofilo"...) e quindi mi affido, pur dopo una certa ricerca ai testi che trovo: non sospettavo che l'Osprey prendesse anche certe cantonate....
      Grazie ancora e complimenti per il bellissimo blog!

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    2. A proposito, complimenti anche per gli acquerelli.
      Anch'io, ogni tanto, mi diletto nel dipingere armi ed uniformi:
      http://pennelliebaionette.blogspot.it/

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